Dispenser acqua: per bere meglio, anche al ristorante stellato

Dispenser acqua: per bere meglio, anche al ristorante stellato

Censura e pregiudizio sull’acqua di rubinetto cadono, poco a poco, sotto i colpi di interventi legislativi e studi che ne sostengono la qualità, ma anche la convenienza sul piano ambientale.

La così detta “acqua del sindaco”, che raggiunge le nostre case ma anche bar e ristoranti, ha già ottime caratteristiche chimico-fisiche ma può essere migliorata -soprattutto nel gusto- grazie ai dispenser acqua che si collegano alla rete idrica.

Acqua microfiltrata con i dispenser: è ok berla e servirla nel proprio locale

Fino a pochi anni fa gli italiani avevano solo due possibili scelte per l’acqua da bere: minerale o di rubinetto. Ma l’approvazione di nuove leggi da parte del Parlamento europeo ha portato su questo tema interessanti novità legislative e commerciali. La direttiva comunitaria 98/83 del 3 novembre 1998 ha ridefinito il concetto di “acque destinate al consumo umano”, includendo nella categoria tutte quelle trattate e non trattate per uso potabile, culinario e domestico, indipendentemente dalla loro provenienza e dal metodo di distribuzione. Il provvedimento sottolinea la possibilità di commercializzare ogni tipo di acqua potabile, permettendo anche alle acque filtrate e a quelle di sorgente non ufficialmente riconosciute di essere imbottigliate e servite nella ristorazione senza restrizioni di quantità.

Dotarsi di dispenser acqua in grado di micro filtrare l’acqua di rubinetto costituisce quindi un’opportunità per chiunque lavori nel catering, nel banqueting o gestisca un’attività ho.re.ca.

L’acqua di rubinetto trattata e sterilizzata con UV (per garantirne la massima sicurezza batteriologica) può essere servita in caraffe o bottiglie di vetro, liberandosi per sempre dal problema della plastica da smaltire.

Hanno già intrapreso la strada della sostenibilità molti noti ristoranti italiani: solo per citarne alcuni il Reale, a Castel di Sangro, dello chef Niko Romito e l’AlpiNN di Norbert Niederkofler, per il quale l’acqua “Rappresenta la risorsa più critica del nostro tempo”.

Il vantaggio è anche qualitativo: l’acqua di rubinetto è più controllata di quella imbottigliata con il PET e deve corrispondere a standard chimico-fisici più stringenti prima di essere considerata potabile. La filtrazione del dispenser acqua ne eleva poi ulteriormente la sicurezza perché all’interno del dispositivo vengono neutralizzati fino al 99,999% dei patogeni. I dispenser acqua eliminano anche il sapore di cloro e ogni altro gusto indesiderato, in modo da renderla eccellente anche al palato.

Se dunque in passato molti ristoratori e titolari di bar erano restii a servire acqua di rubinetto perché considerata non all’altezza delle aspettative della propria clientela oggi l’acqua alla spina microfiltrata costituisce -fortunatamente- la normalità in tanti contesti.

Qualità a chilometro zero: nel piatto, ma anche nel bicchiere

L’acqua di rubinetto è l’unica acqua davvero locale. Anche se in questo caso non vengono in gioco -come per altre materie prime- riflessioni circa la necessità di sostenere i produttori locali non possiamo non considerare che questa acqua non deve viaggiare su strada per raggiungerci.

L’acqua di rubinetto non inquina né sotto il profilo del confezionamento plastico (non è richiesta plastica per commercializzarla e non viene affatto confezionata) né dal punto di vista del trasporto (il suo trasporto non richiede consumo di benzina né costituisce un aggravio sulle emissioni di co2). 

Poco senso avrebbe dunque impegnarsi al massimo affinché la propria attività ristorativa rispetti la stagionalità e i principi del chilometro zero quando si persegue nel servire acqua imbottigliata dalle multinazionali. Queste pagano canoni di estrazione irrisori ma poi vendono il prodotto a un prezzo che è in massima parte costituito dal confezionamento e dal trasporto. Con l’acqua in bottiglia, insomma, si paga per inquinare di più.

La salute scorre attraverso i filtri dei dispenser acqua

Uno stato di salute ottimale dipende strettamente dall’idratazione e dal mantenimento di un equilibrio corretto tra i vari compartimenti idrici nel corpo. L’acqua che beviamo gioca in questo un ruolo fondamentale. D’altra parte se considerassimo solo i materiali non ossei e non muscolari del nostro corpo potremmo affermare di essere composti di acqua, che rappresenta circa il 70% di noi. Questa informazione basta per comprendere che l’acqua è vitale per soddisfare le necessità fisiologiche e alimentari degli esseri umani.

Ogni cellula del nostro corpo richiede infatti acqua per svolgere le sue funzioni vitali. Tramite il sangue e il sistema linfatici l’acqua trasporta nutrienti e ossigeno alle cellule e rimuove i rifiuti. L’acqua agisce anche come solvente per numerose sostanze chimiche, partecipando a tutti i processi metabolici dell’organismo, regolando il volume cellulare e la temperatura corporea. Essa può essere considerata un vero e proprio nutriente, indispensabile in qualsiasi dieta.

L’acqua di rubinetto italiana è ricca di sali minerali utili all’organismo: questo perché per il 70% proviene da fonti sotterranee, le più profonde e pulite. All’interno del dispenser i sali non si impoveriscono ma vengono mantenuti intatti grazie a tecnologie di filtrazione di ultima generazione, che agiscono solo sul cloro, i metalli pesanti e i patogeni organici e inorganici.

Se da un lato le tubazioni della rete idrica locale possono rilasciare metalli e sostanze indesiderate nell’acqua di rubinetto (trattabili, appunto, con i dispenser acqua), dall’altro le bottiglie in plastica sono spesso responsabili del rilascio di sostanze chimiche cancerogene, presenti nei polimeri plastici.

L’acqua di rubinetto, quando opportunamente trattata, costituisce quindi una soluzione eccellente per le necessità del nostro organismo, il miglior compromesso tra qualità, sostenibilità e, non da ultimo, economicità.

Non possiamo sottovalutare, infatti, il costo: nel confronto tra acqua erogata dai dispenser acqua e acqua in bottiglia i punti sono nettamente a favore dell’acqua di rubinetto. È tra le più economiche d’Europa, mentre la spesa per l’installazione e la manutenzione dei dispenser acqua necessari a trattarla si ammortizza in poco tempo.  

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